19.3.14

Bigné di San Giuseppe: facili, veloci e senza sprechi!




In origine dovevano essere zeppole.
Tuttavia, il mio rapporto col sac à poche è così tormentato che, pur aprendosi con amore al concepimento, non poteva non generare dei... mostri! :D
Poco male, se gradite un'alternativa formato bocconcino, sfiziosa e meno elaborata alle tradizionali zeppole di San Giuseppe! ;-)
Per la pasta choux, ho seguito le dosi e il procedimento del Maestro, mentre la crema pasticcera è un fortunato esperimento al microonde che prevede anche l'utilizzo dell'albume.
Il risultato? Un pasticcino fragrante e delicato col minimo sforzo e zero sprechi.
Il difetto? Uno tira l'altro: raddoppiate le dosi!


BIGNÉ DI SAN GIUSEPPE
dosi per circa 15 bigné
 




per i bigné

37 ml di acqua
5 ml di latte intero
33 gr di burro
35 gr di farina "00"
1 uovo da 58 gr (peso col guscio)
1 pizzico di sale


per la crema pasticcera al microonde con uova intere

250 ml di latte intero
1 uovo da 60 gr (peso col guscio)
70 gr di zucchero
20 gr di amido di mais
zeste d'arancia e 1/2 baccello di vaniglia per aromatizzare


inoltre

zucchero a velo vanigliato e amarene sciroppate per guarnire




Per prima cosa, preparate la crema pasticcera al microonde: in una ciotola di vetro o ceramica, unite lo zucchero e l'amido, quindi amalgamate bene l'uovo.
Aggiungete un po' di latte e mescolate bene per farlo assorbire un po', quindi ripetete l'operazione e, quando il composto risulta abbastanza omogeneo, unite tutto il latte restante in una volta.
Mescolate, aggiungete la zeste di arancia e il baccello di vaniglia cuocete la crema nel forno a microonde impostato a media potenza per circa 5 minuti, interrompendo spesso la cottura dopo i primi 2 minuti per mescolare ed eliminare i grumi.
Lasciate raffreddare completamente la crema a temperatura ambiente, quindi trasferitela in frigorifero per farla rassodare. Passatela al setaccio prima dell'utilizzo, per eliminare le zeste d'arancia e il baccello di vaniglia.


Nel frattempo, preparate i bigné: versate l’acqua, il sale e il latte in un pentolino, aggiungete il burro tagliato a pezzetti e accendete il fuoco al minimo.
Quando il burro sarà sciolto e l’acqua inizierà a bollire, aggiungete subito la farina, tutta in una volta, e mescolate con un cucchiaio di legno. Fate cuocere sul fuoco fino a quando il composto non si sarà asciugato un po' e avrà formato, sul fondo del pentolino, una patina biancastra. Quando inizierete a sentire un intenso profumo di burro cotto, potete togliere dal fuoco.
Trasferite il composto in una ciotola (o in una planetaria) e lavoratelo per un minuto con le fruste elettriche affinché si raffreddi.
A questo punto, incorporate l'uovo leggermente sbattuto in due o tre volte, sempre frullando, attendendo che si assorba bene prima di ogni ulteriore aggiunta. L'impasto finale dovrà avere una consistenza simile a quella di una crema pasticcera densa.
Con l'aiuto di due cucchiaini, prelevate dei piccoli mucchietti di impasto e adagiateli di volta in volta su una teglia imburrata e rivestita di carta forno. Volendo, potete eseguire la stessa operazione con una sacca da pasticceria (con bocchetta tonda liscia da 1 cm di diametro).
Cuocete i bigné in forno preriscaldato a 200°C (mi raccomando: la temperatura di cottura è fondamentale per la buona riuscita dei bigné!) per i primi 12 minuti a sportello chiuso (per farli gonfiare bene), quindi per ulteriori 20 minuti a sportello leggermente aperto (potete tenerlo socchiuso lasciandovi inserito il manico di un cucchiaio di legno) o comunque fino a quando non risulteranno ben coloriti.
Aspettate che i bigné si raffreddino completamente prima di farcirli con la crema pasticcera, sia internamente che sulla superficie (in quest'ultimo caso, utilizzate il sac à poche con beccuccio a stella).
Posizionate un'amarena sciroppata su ciascun bigné e servite con una leggera spolverata di zucchero a velo.



Auguri ai tanti Peppini Peppine che oggi passeranno di qui e specialmente a tutti i papà... in particolar modo al mio, che è uno dei tesori più grandi della mia vita! :)




1 commento:

  1. Ciao raffaella! Dirai: chi non muore si rivede! e si, stasera, come faccio ogni tanto, faccio un giro fra le older followers eeheehheeh Sono anche io reduce da zeppole e ne sento ancora la fatica (avendo la planetaria in panne) Mi sa che anche io ho generato dei mostriciattoli con quelle in forno; qualcosa di più decente forse ne è venuta fuori con quelle fritte. Non le faccio spesso. Domani saprò dire. Ciao e spero tutto bene!

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